Negli ultimi anni l’Islanda sta vivendo una enorme esplosione del turismo verso la loro natura (quasi) incontaminata, raggiungendo i milioni di visitatori all’anno. Tutto è iniziato dopo una crisi economica di circa 10 anni fa, poi lo stato, in collaborazione con un geniale regista, ha creato un videoclip per enfatizzare le bellezze uniche dell’Isola e ha chiesto a tutti i cittadini di condividerlo sui social. Boom! Ora l’Islanda ha un altro problema: i troppi turisti! Gli abitanti del posto, abituati a passare il weekend in mezzo alla natura sulle montagne soli soletti, ora non possono più farlo perchè i prezzi dei pochi posti sono andati alle stelle! Inoltre i turisti maleducati stanno rovinando il paesaggio incontaminato fregandosene che ogni piede messo fuori dai percorsi turistici rovina il terreno e impiega decine di anni a ritornare (quasi) come prima.
Ma l’Islanda è veramente un posto così bello? Dipende. Se ti piace la natura, i paesaggi nordici (tipo Norvegia, per capirsi), le rocce, l’atmosfera marziana, il nulla, il silenzio, le cascate, le balene, i Geyser, e il vento, allora sarà una bellissima esperienza. Se invece cerchi l’arte romana, le discoteche, i musei con i quadri, il caldo, il sole, il tempo stabile, il verde, allora evita la spesa.
Vento: tantissimo vento. Clima: “se è brutto tempo aspetta 5 minuti” è un detto islandese, confermo che è vero! Pioggia e sole si alternavano molte volete al giorno. Alberi: pochissimi, per questo anche c’è tanto vento. Rocce: ovunque. Cascate: magnifiche. Geyser: io c’ero, ho visto il vero e unico Geyser che ha dato il nome appunto ai Geyser (anche se ora erutta molto raramente). Marte: sembra di camminare sul pianeta rosso. Balene: seguirle nell’oceano è una bella idea se il mare non è mosso, credetemi, però bellissime! Acqua: pura ed eccezionale da bere tranquillamente dal rubinetto.
Ecco una carrellata di cose interessanti da visitare:
Noi siamo atterrati a Keflavik e noleggiato l’auto a prezzi molto onesti e in un paio di giorni visto le principali attrazioni del così chiamato Golden Circle (Cerchio d’orato). Partendo da Reykjavik abbiamo visitato il parco nazionale e protetto UNESCO “Tingvellir” in cui potrete camminare tra due faglie continentali e vedere una piccola cascata. Ci siamo diretti ai Geyser e atteso 5 minuti per lo spettacolo del Strokkur. Le cascate di Gullfoss sono bellissime e maestose.
Il cratere vulcanico di Kerið rappresenta la tipica bellezza islandese. Non siamo riusciti ad andare alla “Laguna blu” (artificiale, acqua di scarto di un processo di estrazione, una alga dona il colore) ma abbiamo fatto visita alla “Laugarvatn” che è meno turistica e naturale. Un secondo giorno a Rejkjavik abbiamo visitato alcuni musei e siamo andati alla ricerca di balene con il giro turistico “whale watching“. Ah, per piacere… non mangiate carne di balena!
I prezzi sono circa come quelli norvegesi, quindi più alti rispetto all’Italia, ma il servizio e la qualità sono molto buoni. Visto l’alto grado di turismo, e la cultura nordica in genere, quasi tutti (forse tutti?) parlano inglese, mentre l’islandese è un parente lontano del norvegese.
Una curiosità: I norvegesi e islandesi comunque non si capiscono, a parte alcune parole in comune. Ad esempio TING (iniziale del parco Tingvellir) è una antica parola che significa assemblea/governo. A Tingvellir c’è stata la prima assemblea islandese del “governo” durante il medioevo. FylkesTINGet è il governo delle regioni norvegesi (fylke). StorTINGet è il Parlamento norvegese.
Ecco alcuni video di alcune cascate e del fratello minore del Geyser, un Geyser ancora in attività.
Buon viaggio!