Stare comodi al computer

Si passa sempre più tempo al computer, e quindi è molto importante stare comodi, e soprattutto nella posizione corretta.

Utilizzare una posizione corretta permette di poter stare molte ore al computer, senza poi soffrire di mal di schiena, cervicali, dolori vari alle mani, tipo il tunnel carpale.

Questo articolo non si vuole sostituire ai consigli del vostro medico sull’ergonomia, ma mi fa piacere condividere la mia esperienza di quasi 20 anni di uso del computer, e in diversi ambienti/uffici.

Ma qual’è la posizione corretta per stare comodi? Diciamo che la posizione ideale è un insieme di diversi fattori. Naturalmente è possibile applicare anche solo una o più delle mie indicazioni.

Monitor

Il monitor andrebbe posizionato in modo tale che, da posizione seduti e schiena eretta, i nostri occhi puntino circa al centro del monitor. Se ora siete su una scrivania, e notate che non è così, questa è la prima cosa che potete correggere.

Staffa Vesa per monitor su scrivania

Nel caso utilizzate un computer di tipo desktop o all-in-one, di solito si tratta di alzare il monitor, posizionando ad esempio una scatola/contenitore sotto il basamento del monitor (attenzione che il tutto sia stabile!). In alternativa, cosa che consiglio caldamente e con cui mi sono trovato benissimo, una staffa “Vesa” con regolazione dell’altezza e posizione a 360°. Questo vi permetterà di posizionare agilmente il monitor esattamente dove vi è più comodo.
NB. I supporti di tipo “Vesa” sono standard, ovvero tutti i monitor hanno i fori compatibili sul retro e necessitano solo di 4 viti (di solito già fornite con il monitor).

E se avete un notebook/portatile? In quel caso io consiglio gli stand (anche regolabili). Io li preferisco senza rumorose ventole di raffreddamento.

Posizione delle braccia

Un errore molto comune e anche questo facilmente risolvibile è la posizione delle braccia. Le braccia andrebbero appoggiate sulla scrivania. Questo in modo tale che il peso venga scaricato, invece di obbligare a contrarre le cervicali.
La tastiera quindi andrà posizionata in posizione arretrata, facendo in modo che almeno metà braccio sia appoggiato sulla scrivania.
Postura corretta e postura sbagliata - stare comodi

Tastiera e mouse

Ci sono molte tastiere ergonomiche, che i miei colleghi dicono siano molto comode, anche se personalmente non ne ho mai posseduta una. Eccone alcune

Invece il mouse di tipo Trackball è stata un’altra bella sorpresa. All’inizio, diciamo per le prime settimane, si fa un po’ di fatica, ma poi è di una grande comodità. Io lo utilizzo da circa 10 anni!
Ideale per chi soffre di dolori al polso/tunnel carpale, in quanto si muove solo il pollice e il polso rimane immobile, e il peso è scaricato sul palmo.

Sedia

Innanzitutto ci vuole una buona seduta, io ad esempio consiglio le famose sedie ergonimiche Variable Balans della Stokke Varier che recensisco in un articolo. Come tutte le cose di qualità, costano un po’ più della media, ma sono veramente efficaci e non ve ne pentirete. Evitate le imitazioni economiche, in quanto le sedie Stokke sono brevettate e frutto di anni di ricerca sull’ergonomia e salute.

Queste sedie permettono di scaricare il peso sulle ginocchia, e anche se non si direbbe di assumere molte posizioni diverse. Mettersi in posizioni strane (le tipiche gambe allungate sotto la scrivania, che distruggono le lombari) oltre che impossibile, risulta non più necessario.
I primi giorni magari sembrerà strano, ma poi vi garantisco che non ne potrete fare a meno!

Scrivania

La scrivania da ufficio deve essere della giusta dimensione: ovvero permettere alle braccia di essere comode e che il monitor/tastiera/mouse siano nella corretta posizione.

L’altezza delle comuni scrivanie d’ufficio generalmente è corretta.
Una cosa che vi sconsiglio è utilizzare le mini-scrivanie o adattare altri mobili al fine di utilizzarli come scrivania, in genere sono molto scomodi e per un utilizzo prolungato non vanno assolutamente bene.

Nei paesi nordici (o almeno io li ho viste solo qui) le scrivanie hanno la regolazione di altezza elettrica. Questo vuol dire che tramite due pulsanti (su/giù) posso posizionarla esattamente dovo voglio.
Non solo, posso anche alzarla fino a utilizzarla in piedi. Questo è molto comodo anche quando si vuole discutere con un collega, ci permette di stare in piedi alla stessa altezza, stare comodi entrambi e la comunicazione è molto più efficace.

Scrivania regolabile in altezza Stare in piedi al computer

 

Utilizzo in ufficio

Per chi utilizza il computer in ufficio, e che quindi spesso capita di dover fare contemporaneamente più attività – tipo leggere la posta, redarre un documento, o inserire dati nel gestionale – consiglio l’utilizzo del doppio monitor. Ovvero utilizzare due schermi invece che uno solo.

Oramai tutti i computer sia desktop che portatili, hanno questa possibilità. Si necessita – oltre a un secondo monitor – solo di un ulteriore connettore VGA/HDMI/DVI/DisplayPort e di impostare la modalità “estendi il desktop” a entrambi i monitor.
Quindi possiamo spostare (trascinandoli) i programmi da un monitor all’altro, come se avessimo un unico grande monitor.

Doppio schermo - dual monitor

Questo vi permetterà di evitare di passare continuamente da un programma all’altro, perdendo la concentrazione e stancandovi molto meno. Provare per credere!
Da sapere che chi fa un lavoro molto tecnico (disegno CAD, programmazione ecc ecc) potrebbe addirittura utilizzare 3 monitor (come me).

Docking station

Un altra comoda attrezzatura sono le docking station, che permettono di far diventare un portatile, un computer desktop. In pratica il portatile si aggancia/inserisce sopra la docking station e quest’ultima rende disponibile le sue porte USB, video, ecc e non dobbiamo ogni volta ricollegare tutti i cavi (che aora saranno fissi sulla docking station). In questo modo possiamo usufruire della comodità delle due tipologie. Molto comodo!
Attenzione: le docking station di solito sono specifiche per modello di computer e costano almeno 100/150 euro. Ecco alcuni esempi:

NB. Attenzione a non confondervi con le “docking station per Hard Disk” che hanno uno scopo completamente diverso

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